Il calamaro è un mollusco che possiamo reperire tutto l’anno.
Riconosciamo il calamaro fresco dalla brillantezza della sua pelle e dal fatto che, se toccato, non ci rimane sulle mani una patina appiccicosa e gelatinosa.
E’ assolutamente versatile in cucina prestandosi a diverse tipologie di preparazioni e cotture.
Vediamo insieme come pulirlo:
Iniziamo sciacquando i calamari sotto acqua corrente fresca, quindi stacchiamo delicatamente la testa dal mantello ed estraiamo la pinna cartilaginea che si trova all’interno. Estraiamo anche le interiora e sciacquiamo nuovamente il calamaro sotto acqua corrente fresca.
A questo punto dobbiamo spellare il nostro calamaro praticando una piccolissima incisione superficiale sulla coda e con le dita sfiliamo via la pelle.
Le pinne le stacchiamo con l’ausilio di un coltellino facendo attenzione a non tagliare il mantello.
Per quanto riguarda la testa dobbiamo separare i tentacoli tagliando sotto gli occhi ed eliminando il dente spingendolo via con le dita.
Adesso possiamo gestire il nostro calamaro a seconda della preparazione che dobbiamo fare.
Possiamo infatti tagliarlo ad anelli se dobbiamo friggerlo, lasciarlo intero per farlo ripieno oppure tagliarlo a libretto per grigliarlo. Pinne e tentacoli possono anche essere tritati ed essere aggiunti alle diverse preparazioni.
E’ opportuno conservare i calamari per non più di un giorno in frigorifero coperti da pellicola trasparente, o altrimenti congelarli se il prodotto era fresco. Resistono in freezer non più di 4 mesi. E’ inoltre opportuno lasciarli scongelare in frigorifero e non a temperatura ambiente.
Del calamaro scartiamo davvero poco e niente possiamo utilizzare anche la sua sacca del nero che troviamo all’interno del mantello insieme alle interiora. Avendo cura di non romperla al momento dell’estrazione possiamo aggiungere il suo nero a svariate preparazioni.
RICETTE CON I CALAMARI:
Yum
Nessun commento:
Posta un commento