2 luglio 2019

IL LATTE


Ogni qual volta ci troviamo a dover acquistare il latte, siamo portati a prendere dallo scaffale del supermercato quello a cui siamo abituati magari perché è di una marca nota, o perché ha un costo inferiore rispetto agli altri, o più semplicemente per abitudine.
Ma sappiamo realmente cosa stiamo bevendo?
Esistono molteplici varietà di latte: intero, scremato, parzialmente scremato, pastorizzato, uht, fresco, a lunga conservazione, etc …
Capiamo insieme quali sono le differenze tra le diverse tipologie di latte che oggi il mercato ci offre.

Il Latte fresco:
Il latte fresco prima di essere commercializzato subisce un processo di pastorizzazione, ovvero viene sottoposto per qualche secondo a temperature che vanno dai 70 agli 85 °C per eliminare tutti quei batteri e microrganismi patogeni presenti nel latte crudo.  E’ importante sapere che il processo di pastorizzazione non elimina in alcun modo i lattobacilli.
Il latte fresco va infatti conservato ad una temperatura che va tra 1 e 4°C al massimo per una settimana, ma una volta aperto soltanto per 3 gg.
  • Latte fresco pastorizzato: Entro 2 gg dalla mungitura subisce una pastorizzazione
  • Latte fresco pastorizzato alta qualità: Può essere prodotto soltanto da aziende altamente certificate secondo la L. 169 del 1989. Possiede un apporto nutritivo più elevato ed è sottoposto a più accurati controlli igienici. Anche questo si conserva ad una temperatura che va tra 1 e 4°C al massimo per una settimana, ma una volta aperto soltanto per 3 gg.
Il Latte a lunga conservazione:
  • Latte a lunga conservazione: Viene trattato a temperature che possono arrivare fino a 135°C garantendo l’eliminazione di tutti quei microrganismi che possono alterare le proprietà del latte. E’ possibile quindi conservarlo fuori dal frigorifero e ben oltre i 6 mesi. E’ bene però sapere che le alte temperature eliminano anche alcune delle vitamine presenti nel latte.
  • Latte UHT a lunga conservazione: Viene trattato per qualche secondo a temperature al di sopra dei 135°C. Dopo essere stato omogeneizzato viene solitamente confezionato nel tetrapak e la sua scadenza è superiore ai 6 mesi.
Il Latte modificato:
Nella norma si parla di latte modificato quando vengono eliminati alcuni componenti propri del latte intero. Il latte modificato può essere sia fresco che a lunga conservazione.
  • Latte parzialmente scremato: Il latte viene sgrassato, e viene lasciato al suo interno un valore grasso che va dal 1.5 al 2%
  • Latte scremato : Il latte viene sgrassato fino a lasciare al suo interno un contenuto grasso non superiore allo 0.3%
  • Latte a ridotto contenuto di lattosio o delattosato: Almeno il 75% del lattosio contenuto nel latte viene scisso nei due zuccheri più semplici glucosio e galattosio maggiormente digeribili da quelle persone che hanno deficit di produzione dell’enzima lattasi necessario per metabolizzare il lattosio.

Nessun commento:

Posta un commento